L'uovo Kinder
(chiamato anche ovetto) è proprio uno strano prodotto: il contenitore
si mangia, volendo. Ciò che ha senso è il contenuto: la
sorpresa (chiamata anche sorpresina). La sorpresa, ormai lo sanno anche
i venusiani a dieta, è un piccolo giocattolo - un personaggio o
una cosa - che ha del geniale per come è "architettonicamente
" progettato. Centinaia di migliaia di bambini ne fanno collezione.
Circola
un pieghevole I.P. (sigla che sta per Inserto Pubblicitario), allegato
ai settimanali, della nuova comunicazione dell'uovo Kinder. Otto facciate,
formato chiuso cm 17,5 x cm 23,5. In copertina, un uovo di gallina. Un
uovo normale, no? Eh, no, tu sfogli il pieghevole I.P. e scopri che trattasi
di "uovo primitivo".
Una mente di celluloide potrà allora pensare che trattasi forse
di uovo di dinosauro, ma poi il ragionamento porta a dire che quelle uova
jurassiche erano un po' biancastre, con venature quasi marmoree. Quest'uovo
primitivo qui è pulito come quello che Piero della Francesca dipinse
nella celebre e superba "Pala di Brera". Insomma, tutta un'altra
chioccia.
Forse, il primitivo allude a quando si facevano zabaioni nutrienti, il
mitico uovo sbattuto, sbattuto fuori dalla scena. L'uovo al tegamino non
dovrebbe rientrare nella categoria del tempo che fu perché qui
l'argomento è latte e cacao non pepe, sale e olio.
L'inserto I.P. aperto mette a confronto l'uovo primitivo, nudo come mamma
natura l'ha fatto, e l'uovo Kinder, vestito a colori, il cui nome
allude alla modernità. L'uovo Kinder ha il punto accanto al nome,
al pari di una frase. L'uovo primitivo non ha punteggiatura, la scrittura
era ancora tutta da farsi (chissà se c'è qualche attinenza
con lo scrivere "a zampe di gallina", quando si scrive con calligrafia
poco accademica? Chissà.).
L'inserto I.P., tutto aperto, mostra il prodotto, un po' scatolina che
si mangia, un po' scatolina con la sorpresa dentro. Ora, va bene che la
pubblicità manipola con disinvoltura tutte le figure retoriche
del linguaggio (comprese le figuracce), che deve scomporre la realtà
e ricostruirla nel fantastico, ma quest'uovo Kinder si crede figlio di
un gallo. E' - così è scritto nell'I.P. - L'UOVO CHE "SA"
FAR FELICE TUO FIGLIO!
Il "SA" è tra virgolette, quindi è pura conoscenza.
Un uovo sapiente, bontà sua.
Il testo, poche parole per ogni argomento, sciorina i concetti. "SA"
NUTRIRLO CON TANTO LATTE. Tanto latte? Che unità di misura utilizzano
negli stabilimenti Ferrero, il nanolitro? Seguono ancora tre "SA".
L'ultima è "SA
FARLO NAVIGARE SU INTERNET! IN UN MONDO
DI VIDEOATTIVITA'".
Saranno anche al cioccolato queste uova Kinder, ma messa così lasciano
l'amaro in bocca. A fargli il verso, al kindersorpresa, viene da scrivere:
PIÙ LETTI (libri), MENO MACAO (gioco d'azzardo, tipo sette e mezzo).
Stasera, bambini, uova primitive per cena, e poi tutti a nanna in caverna.
mdn
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