PUBBLICITA' RIVISTA la réclame stampata |
Testi
da copy. Sono quelli che, in pubblicità, fanno la differenza.
Linguisticamente di sicuro, mentre nello scaffale di un supermercato è
tutto da verificare; la pubblicità è una delle tante variabili
del marketing e non si sa quale sia la sua parte efficace. Un industriale
disse che si rendeva conto che metà del suo investimento pubblicitario
serviva a niente, ma il problema era sapere quale metà fosse. |
Alcuni
chiamano gli OGM organismi Frankenstein. Cominciamo bene. Nel
senso che è bene cominciare col dire che OGM sta per organismi geneticamente
modificati. Cioè organismi viventi creati artificialmente dall'uomo
manipolandone l'identità genetica. Funziona così: si prelevano
uno o più geni da un organismo vivente e si inseriscono nel patrimonio
genetico di un altro organismo. Genetica? Geni? Non ci vuole un genio per
capire che l'argomento è delicato. Infatti, a differenza delle tradizionali
tecniche di miglioramento delle varietà vegetali, l'ingegneria genetica
salta le barriere tra le specie e costruisce nuovi organismi viventi, altrimenti
impossibili in natura. Ci sono geni di batteri innestati nel mais per renderlo
resistente ai predatori; esperimenti con piante modificate per maturare
più in fretta e tollerare di più il gelo o la siccità;
piante che possono essere innaffiate con acqua salina; piante giganti, piccolissime
e su misura. Se poi questi organismi, oltre ad essere modificati geneticamente,
siano modificati anche genialmente, noi non lo sappiamo. Sui rischi conseguenti all'introduzione nei cibi e nell'ambiente di OGM si dibatte da tempo. Non ci sono risposte certe per la salute dell'uomo e per la tutela dell'ambiente. E poi, com'è possibile tenere sotto controllo l'impatto delle biotecnologie sulla variabilità genetica, garantita in natura da processi evolutivi dominati dal caso? Infine, che certezze si hanno che il valore nutrizionale dei cibi transgenici non cambi? Per tutti questi motivi, visto che la Coop sei tu, abbiamo fatto tutto quello che avreste fatto voi. Nel rispetto del diritto di scelta del consumatore e della naturalità dei nostri prodotti, dal gennaio 1998 abbiamo chiesto ai fornitori di non utilizzare materie prime derivanti da manipolazioni genetiche. Poi abbiamo ottenuto garanzie non solo sul prodotto finito, ma a partire già dalla coltivazione in campo, siglando accordi con le organizzazioni agricole, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, mangimifici, allevatori e macelli. Vi basta? Nemmeno a noi. Per essere ancora più sicuri, abbiamo creato un laboratorio tutto nostro con un settore di biologia molecolare dotato di strumenti all'avanguardia per il controllo dei prodotti. Il laboratorio è accreditato S.I.N.A.L. (Sistema Nazionale di Accreditamento Laboratori) che ne verifica sistematicamente l'affidabilità. Insomma, ben venga la prudenza e un pò di sale in zucca. Finché non saremo sicuri che le modificazioni genetiche non comportino rischi per l'uomo e per l'ambiente, ne garantiremo l'assenza dai prodotti a marchio Coop, tutti garantiti e certificati NO-OGM. In altre parole, nel dubbio, preferiamo non avere dubbi. |