LA PUBBLICITA' RI-VISTA la réclame stampata |
S'E
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Pubblicità
scorrettissima questa dell'Audi A4. L'immagine mostra una gara di nuoto,
vista da dentro la vasca, che è certo più spettacolare,
con gli atleti (ne sono inquadrati tre) che guizzano sopra la nostra testa,
in un turbinio di bolle e bollicine. Il nuoto è disciplina dura.
Ci si allena quasi a diventare triglie, o anguille dal momento che l'acqua
è dolce (clorata, è più reale). Il titolo della pubblicità
è: Contare sulla spinta
giusta. Il riferimento è all'auto; fin qui ci
arriviamo. Da qualche tempo non troppo lontano c'è anche il nuoto
pinnato. Pinne tra pinne. Il concorrente al centro dell'immagine forse
ha sbagliato vasca: indossa pinne gialle con tomaia nera. Pinne tra piedi
nudi. Anzi, pinne versus piedi nudi. Il nuotatore pinnato saetta
di qualche metro più avanti. Si sa, la pubblicità spesso
è iperbolica, ironica, enfatica. Anche comparativa, sempre però
nei limiti di uno strano galateo, perbenista e falso. Se la comparazione
fosse una sorta di inventario dei pregi e dei difetti di un prodotto e
dei suoi principali concorrenti, forse farebbe comodo al consumatore.
Ma bisogna navigare in altre acque. Quelle del mare nostrum sono sempre
più stagnanti e cominciano ad avere una melmosità da sabbie
mobili. Metafora? |
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Quando
non hai un'idea, usa un testimonial. Quando non hai un'idea e neanche un
testimonial, usa il sesso. Quando non hai un'idea e un testimonial, però
hai una modella scontornata, ma che non vuoi denudare, utilizza l'allusione.
Regolette, che si ripetono una dietro l'altra, a sfogliare giornali o a
telecomandare tv. La pubblicità dell'Audi A2 mette la modella davanti
e l'auto in fondo. Sarà più importante la prima? Il telaio
e la carrozzeria sono in alluminio. La modella è "incartata"
con fogli dello stesso materiale, fogli d'alluminio in stile drogheria centro
storico. Il titolo dice: Mai provato l'alluminio? Facile allusione. Dal modello d'auto si passa alla modella dalle lunghe braccia e dalle lunghe gambe (si vedono solo in zona alta). Sguardo (un occhio) duro e biondi capelli al vento. Nessun sorriso. Meglio così. Probabile che l'auto sia scattante. Il titolo invece non ha sprint, stilisticamente. E poi, che due maroni (nel senso più anatomico che linguistico) questo concetto dell'auto da desiderare e possedere come un corpo (target solo maschile?) sessuato di serie, optional non compresi. C'è un libro di Barry Day sulla pubblicità intitolato "E questa la chiamate creatività?". Da tirar giù nuovamente dallo scafale. mdn |
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