Il fumo uccide

E' un Marlboro man suo malgrado. Il soldato James Blake Miller, 20 anni, immortalato con una sigaretta in bocca dopo aver combattuto a Falluja è diventato famoso. La sua foto fatta da Luis Sinco, un fotografo del Los Angeles Times, embedded con l'Ottavo Reggimento dei marines, è piaciuta molto alle lettrici del quotidiano che in tante hanno scritto per conoscere l'identità del ragazzo.
Da la Repubblica, 14 novembre 2004

, ora ne siamo più convinti di prima: il fumo uccide. Lo fa con gli occhi insabbiati di un ragazzotto simil Kevin Costner. Piace, questo ragazzotto, alle lettrici un tantino pruriginose del Los Angeles Times. Il mondo va così: puoi essere un cinico mercenario di Stato, mirare al cuore di un pastore o di un venditore di datteri, puoi inviare una lugubre e-mail alla tua ragazza raccontandole di un massacro ben riuscito, ma se sei belloccio quanto basta sei uno che salva la faccia. Ti dicono che hai fascino, mica ti danno del killer. E' questo il volto dell'America bushista per secondo mandato elettorale? Sigarette e pallottole. Sembra il titolo brutto di un brutto b-movie. Invece è realtà quotidiana. Il ragazzotto si gode la pausa; tra il fumo del bazooka e il fumo della sigaretta c'è solo l'intermezzo della morte. Poca roba. Il filtro protegge. La pubblicità della Marlboro mostrava l'America dei canyon e dei rodei. Ironia della sorte: uno dei suoi più noti testimonial in costume da cow boy è morto di cancro ai polmoni. Il fumo uccide, anche fuori dal set cinematografico. Che il fumo faccia male lo sanno pure i rospi (dicono che se fate fumare un ranocchio poi quello si gonfia e scoppia. Questa è civiltà del divertimento e dello spettacolo, mica roba galvaniana). Il fumo uccide anche chi non fuma; basta inalare fumo passivo (che strana definizione, se fa male è attivo comunque, altro che!). Il fumo uccide, soprattutto questo fumo qua, che con una "tirata" sibilante arriva dritto alla fronte o al petto di un nemico qualsiasi. Un marine belloccio che beve superalcolici lo abbiamo in catalogo?

 

Lui non è un Marlboro man. La sua maschera nera non mimetizza il viso per azioni di guerra. Lì, sulla pelle, c'è lo sporco del carbone miscelato a sudore. Il fumo fa male anche a lui. Nicotina e grisou. Un long drink esistenziale dal sapore forte. Altro che martini con ghiaccio (mescolare non agitare, come insegna un agente segreto con il nome da prefisso telefonico).
Il belloccio marine utilizza mine antiuomo (e il più delle volte sono bambini); l'uomo underground utilizza mine per scavare cunicoli. Con le ovvie differenze tecniche. E di busta paga. Il fumo uccide, la miniera pure. Se non ti crolla addosso, la miniera, ti si appiccica dentro e poi, senza arrivare ad esser vecchi, ti cementa il respiro. Filastrocca finale e un poco banale: il fumo fa male.

mdn