Mauro
Mongarli
Allinizio di maggio, durante la manifestazione fieristica Civitas,
la più importante in Italia per il terzo settore, ho assistito
ad un convegno il cui titolo recitava:
"La comunicazione etica e sociale".
Il convegno era a cura di Stampa Veneta Insieme, in collaborazione con
Civitas e In Più Group.
Lelenco dei relatori è leggibile andando alla pagina:
http://www.civitasonline.it/prog_titoli.php?dt=2003-05-03&id=90#id_90
Per due ore i partecipanti hanno assistito a marchette, scambi di favori,
esposizioni appassionate ma meramente autopromozionali. Fin qui tutto
normale. Solo don Mazzi ha lanciato un sasso nello stagno, chiedendosi
(chiedendo a tutti) se una comunicazione che si definisca etica
presupponga una comunicazione altra che sia non-etica. È finita
che lo stavano per iscrivere dufficio alla prossima edizione di
Grande Fratello, vista la sua verve (molti hanno aggiunto alzando la voce
di mezzo tono: "Così la prossima edizione la guarderei anchio!").
Probabili svantaggi di condurre un programma televisivo dal titolo, mi
dicono, "Mazzi vostri".
Etica e sociale sono quasi sempre usati come sinonimi,
se legati alla comunicazione (il termine sociale, però,
lo abbandono qui, perché da tempo è vuoto), e se andiamo
a giocare in questo campo possiamo aggiungere anche il termine non-profit,
con il quale spesso si identifica il terzo settore tutto.
Eh no, carini.
Parlare di comunicazione etica nel mondo non-profit è forse cosa
diversa dal parlare di comunicazione etica nel mondo profit, come viene
definito a Civitas?
Qualunque comunicazione che sia corretta è etica.
Una comunicazione scorretta non è etica: è disonesta.
Una comunicazione dal mondo non-profit disonesta non è etica, anche
se per definizione lo è, quindi secondo il suo stesso luogo comune
fa schifo due volte.
Specchietto ad uso dei
distratti
Etico (in comunicazione e tecnicamente parlando):
- senza secondi fini da nascondere;
- comprendente tutte le informazioni utili alla formazione di unopinione
autonoma;
- che utilizzi la creatività senza che questa sia uno specchietto
per le allodole.
Comunicazione scorretta - è una comunicazione:
- che abbia secondi fini non presentabili apertamente;
- che nasconda volontariamente una parte di informazioni utili;
- che utilizzi con la scusa della creatività elementi fuorvianti,
con lo scopo di farsi vedere senza dir nulla.
Etico ha
quindi a che fare con la correttezza e la coerenza, in comunicazione e
sempre: non esistono differenze tra i mondi profit e non-profit per quanto
riguarda lonesta di rivolgersi ad un pubblico.
Comunicazione etica = diciamo la verità, sosteneteci? Balle.
Molte volte i progetti pubblicizzati così sono degni del nostro
contributo, ci mancherebbe. Ma se guardate bene, sono quelli che attuano
una comunicazione corretta (vedi specchietto alla voce etico), per la
quale etica nellaccezione comune è un aggettivo
pressoché inutile, perché non usa scorciatoie, bimbi dal
ventre gonfio o star della tv che rinunciano al loro compenso per la campagna
cui prestano la loro preziosissima immagine e lo fanno scrivere sulla
campagna stessa.
Il resto è pigrizia mentale, pigrizia che porta a confusione, e
ne approfittano molte multinazionali con la coscienza sporca che si riciclano
come denaro sporco pianificando campagne lacrimevoli o finto-caritatevoli
(in altri Dopo Carosello ne abbiamo parlato, in particolare nel n°
20).
Detta pigrizia fa leva in quella di chi ha in casa i libri di Naomi Klein
ben esposti vicini a quelli di Umberto Eco, scopo intonsa rappresentanza
culturale - ci sono così tante persone ed entità che hanno
più colpe di noi... Siamo anche noi vittime...
Così si ragiona come Berlusconi.
A Civitas, comunque, comunicazione eccellente ce nera, eccome: interesse,
vivacità culturale, scambi. Da notare però che molti degli
espositori più importanti facevano grande sfoggio di tecnologia:
monitor a schermo piatto e mouse a disposizione, ma nessuno a dare informazioni.
Thats the non-profit comiunichescion, bebi.
Is der laif, after Carosel?
www.testimongarli.com
Questo
articolo è stato scritto (maggio 2003) per vibrisse,
bollettino telematico curato dallo scrittore Giulio Mozzi per Scritture
Creative Riunite. Si occupa di lettura e di scrittura. E' gratuito.
E-mail
|